L’assegno sociale INPS è una prestazione economica assistenziale destinata ai cittadini anziani che non hanno mezzi sufficienti per vivere dignitosamente e che, in particolare, non hanno versato contributi pensionistici o ne hanno versati in quantità insufficiente. Per il 2025, l’importo mensile è di 538,69 euro (7.002,97 euro annui su 13 mensilità), riconosciuto a chi ha compiuto 67 anni di età, risiede stabilmente in Italia da almeno 10 anni e non supera i limiti di reddito fissati dalla legge (7.002,97 euro se non coniugato, 14.005,94 euro se coniugato). Si tratta di un aiuto economico che prescinde completamente dal versamento di contributi e si rivolge anche a coloro che nella vita non hanno mai svolto attività lavorative retribuite.
Che cosa è l’assegno sociale
L’assegno sociale è una prestazione assistenziale di natura economica erogata dall’INPS per supportare le persone in condizioni di disagio economico. A differenza delle tradizionali pensioni di vecchiaia, che si basano sul versamento di contributi previdenziali nel corso della vita lavorativa, l’assegno sociale non richiede alcun contributo versato. È un intervento dello Stato pensato per garantire un minimo di sostegno economico ai cittadini che hanno raggiunto l’età pensionabile ma non dispongono dei requisiti contributivi necessari per accedere a una normale pensione. L’obiettivo è offrire un sostegno economico a soggetti anziani che non hanno i mezzi per vivere dignitosamente, indipendentemente da requisiti sanitari, contributivi o assicurativi.
Questo strumento è particolarmente importante perché include coloro che non hanno mai svolto alcuna attività lavorativa e di conseguenza non hanno mai versato contributi previdenziali. Si rivolge dunque a una fascia della popolazione particolarmente vulnerabile dal punto di vista economico, garantendo loro una base di sostentamento mensile.
Requisiti per richiedere l’assegno sociale
I requisiti per accedere all’assegno sociale INPS sono precisamente definiti dalla legge e devono essere tutti contemporaneamente soddisfatti al momento della presentazione della domanda.
Requisito anagrafico
Il primo requisito essenziale è aver compiuto 67 anni di età. Questo limite è stato alzato dal precedente 65 anni a partire dal 1° gennaio 2019. È importante precisare che l’età viene conteggiata al momento della presentazione della domanda, e il diritto alla prestazione decorre dal primo giorno del mese successivo a quella presentazione.
Requisito di cittadinanza
La cittadinanza italiana rappresenta il fondamento per accedere all’assegno sociale. Tuttavia, la legge prevede anche situazioni equiparate: i cittadini dell’Unione Europea e i cittadini extracomunitari che posseggono un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (precedentemente denominato carta di soggiorno) hanno diritto alla medesima prestazione. Questa equiparazione è stata introdotta per garantire parità di trattamento nei confronti dei cittadini comunitari e di coloro che abbiano stabilito una residenza legale di lungo termine nel territorio italiano.
Requisito di residenza
È obbligatorio risiedere effettivamente e abitualmente in Italia al momento della richiesta. La residenza non deve essere meramente formale, ma reale e continuativa. Inoltre, dal 1° gennaio 2009 è stato introdotto un ulteriore vincolo: il richiedente deve aver soggiornato legalmente e in via continuativa in Italia per almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda. Questo periodo decennale non deve necessariamente essere ininterrotto, purché sia documentato con idonea certificazione amministrativa.
Limiti di reddito e stato di bisogno economico
L’accesso all’assegno sociale è subordinato al rispetto di precisi limiti di reddito annuale, aggiornati ogni anno in relazione all’andamento dell’inflazione e ai parametri ISTAT.
Soglie di reddito per il 2025
Per l’anno 2025, l’importo dell’assegno sociale è stato maggiorato dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Il limite di reddito da non superare è di 7.002,97 euro annui se non coniugato, mentre raggiunge 14.005,94 euro se il richiedente è coniugato. Questi limiti comprendono tutti i redditi percepiti dal richiedente, compresi eventuali redditi da lavoro autonomo, da capitale, da affitti o altre fonti. Nel caso di coniugio, si considerano anche i redditi del coniuge, sebbene ci sia una disposizione particolare: se il richiedente supera il limite di reddito personale ma cumulato a quello del coniuge non supera il limite fissato per legge, ha comunque diritto all’assegno, seppure in misura ridotta.
Come si dichiarano i redditi
Il reddito da dichiarare è quello dell’anno in cui viene fatta la domanda. Tuttavia, poiché non è possibile dichiarare in anticipo quale sarà il reddito dell’anno, il richiedente può dichiarare in via presuntiva il reddito dell’anno precedente. Nell’anno successivo, l’INPS provvederà al conguaglio di quanto pagato rispetto al dovuto, recuperando eventuali importi erogati in eccesso oppure integrando la prestazione qualora il reddito effettivo sia risultato inferiore a quanto dichiarato.
Importi e modalità di erogazione dell’assegno sociale 2025
L’assegno sociale rappresenta un sostegno economico mensile fisso per i beneficiari che soddisfano i requisiti previsti dalla legge.
Importo mensile e annuale
L’importo per il 2025 è pari a 538,69 euro al mese, calcolato su 13 mensilità (come avviene per le pensioni italiane, che includono una mensilità aggiuntiva a dicembre), per un totale annuale di 7.002,97 euro. Questo importo è stato ottenuto applicando l’aumento dello 0,8% rispetto all’importo 2024, che era di 534,41 euro mensili. L’importo viene rivalutato annualmente in relazione all’andamento dell’inflazione e secondo i criteri fissati dalle circolari INPS.
È importante sottolineare che l’assegno sociale spetta in misura piena solo se il reddito non supera le soglie stabilite. Qualora il reddito sia leggermente superiore al limite personale ma non superi il limite coniugale (per i coniugati), la prestazione viene corrisposta in misura ridotta.
Decorrenza e carattere provvisorio
Il pagamento decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. È importante presentare la richiesta quanto prima possibile, perché il diritto non ha effetto retroattivo. La prestazione ha carattere provvisorio in quanto è prevista una verifica annuale del possesso dei requisiti socioeconomici e della effettiva residenza. Questa verifica periodica garantisce che la prestazione continui a raggiungere coloro che effettivamente ne hanno diritto.
Distinzione dall’assegno sociale e altre prestazioni
È fondamentale non confondere l’assegno sociale con altre prestazioni assistenziali o previdenziali, sebbene il termine possa talvolta generare confusione.
Differenza rispetto alla pensione di vecchiaia
La pensione di vecchiaia ordinaria richiede il versamento di contributi durante la vita lavorativa, mentre l’assegno sociale prescinde completamente dal versamento di contributi. La pensione di vecchiaia è calcolata sulla base dell’importo accumulato e degli anni di versamento, mentre l’assegno sociale è una prestazione fissa e assistenziale legata esclusivamente allo stato di bisogno economico del richiedente.
Differenza dall’integrazione al minimo
Pur avendo finalità simili, l’integrazione al minimo e l’assegno sociale sono due prestazioni distinte. L’integrazione al minimo è destinata ai pensionati che hanno versato contributi ma la cui pensione risulta inferiore all’importo minimo garantito. L’assegno sociale, invece, si rivolge a chi non ha alcun diritto a una pensione perché privo dei requisiti contributivi necessari.
Come presentare la domanda
Il processo di richiesta dell’assegno sociale INPS è stato semplificato negli ultimi anni, offrendo ai cittadini diverse modalità di accesso.
Canali di presentazione
La domanda può essere presentata direttamente all’INPS attraverso il portale online ufficiale oppure rivolgendosi agli uffici territoriali dell’INPS più vicini al domicilio. Esistono inoltre strutture intermediarie autorizzate, come patronati e associazioni di tutela, che offrono supporto nella compilazione e nell’inoltro della domanda. Questa molteplicità di canali garantisce l’accessibilità della procedura anche per i cittadini meno familiari con le tecnologie digitali.
Documentazione necessaria
Per presentare la domanda è necessario fornire una documentazione completa, che comprenda: certificato di nascita o documento d’identità, certificato di cittadinanza (per gli stranieri, il permesso di soggiorno o la carta di soggiorno), certificato di residenza in Italia, documentazione reddituale relativa all’anno precedente (certificati reddituali, CUD, dichiarazioni dei redditi), certificato di matrimonio (se coniugato) e, ove applicabile, certificato di convivenza. La completezza della documentazione acelera notevolmente il processo di valutazione della domanda da parte dell’INPS.
Considerazioni finali e ricapitolazione
L’assegno sociale INPS rappresenta un intervento essenziale di protezione sociale per i cittadini anziani che non dispongono di risorse economiche sufficienti. Grazie a questo strumento, chi non ha mai versato contributi o ne ha versati in quantità minima può accedere a un supporto mensile garantito dallo Stato. I requisiti di accesso – l’età di 67 anni, la cittadinanza o situazioni equiparate, la residenza continuativa di 10 anni in Italia e il rispetto dei limiti di reddito – sono chiaramente definiti e verificabili. Per il 2025, l’importo di 538,69 euro mensili rappresenta un aiuto concreto, sebbene modesto, per assicurare un minimo livello di dignità economica. È consigliabile presentare la domanda non appena si compiono i 67 anni, in modo da non perdere mensilità di prestazione. Chiunque soddisfi i requisiti dovrebbe informarsi presso gli uffici INPS o attraverso i servizi online per verificare la propria situazione personale e presentare la richiesta nei tempi appropriati.

