I nitazeni rappresentano una nuova e gravissima minaccia per la salute pubblica in Europa, in particolare in Italia dove si è verificato il primo decesso documentato. Questi oppioidi sintetici molto più potenti del fentanil hanno iniziato a circolare nelle strade come droga illegale, causando rischi di overdose quasi impossibili da controllare. Un operaio di 28 anni ha perso la vita durante il turno notturno in una fabbrica a Brunico, segnando il primo caso italiano di morte correlata direttamente al consumo di nitazeni. Le indagini hanno portato all’arresto di un uomo di 29 anni accusato di traffico di stupefacenti e morte causata da altro reato.
Cosa sono i nitazeni
I nitazeni sono una classe di sostanze psicoattive sintetiche sviluppate originariamente negli anni Cinquanta come analgesici sperimentali dai laboratori farmaceutici della società svizzera CIBA. Tuttavia, queste molecole non hanno mai ricevuto l’approvazione dalle autorità sanitarie per l’uso medico negli esseri umani e sono rimaste pressoché sconosciute al di fuori degli ambienti di ricerca specializzata. Il loro riemergere come droga illegale sulle strade è avvenuto solo nel 2019, quando hanno cominciato a diffondersi come sostanza di abuso a livello globale.
Gli oppioidi sintetici controllati male
I nitazeni appartengono alla categoria degli oppioidi sintetici, una classe di composti chimici progettati per imitare gli effetti biologici degli oppioidi naturali. A differenza di altre droghe sintetiche sottoposte a rigidi controlli normativi, i nitazeni non sono sottoposti a nessun controllo legale internazionale o nazionale quando sono emersi come droga da strada. Questa lacuna normativa ha favorito la loro diffusione clandestina. La Amministrazione per il Controllo delle Droghe degli Stati Uniti ha classificato molte formulazioni di nitazeni come sostanze della Lista I, riconoscendo che non hanno alcun uso medico legittimo e presentano un altissimo rischio di abuso.
La potenza estrema dei nitazeni
Studi di laboratorio dimostrano che alcune formulazioni di nitazeni sono centinaia o addirittura migliaia di volte più potenti della morfina e tra le 10 e le 40 volte superiori al fentanil in termini di efficacia farmacologica. Questa potenza estrema rappresenta il principale pericolo: una quantità minima di sostanza è sufficiente a produrre effetti biologici massicci. Il procuratore capo di Bolzano ha sottolineato un aspetto cruciale durante le indagini sulla morte di Brunico: “è praticamente impossibile controllare la dosaggio, poiché la dose sicura è talmente minima che non si riesce a misurare”.
Nitazeni droga sintetica
I nitazeni droga sintetica rappresentano un’evoluzione particolarmente pericolosa del mercato illegale degli stupefacenti perché coniugano un’elevatissima potenza con l’impossibilità pratica di dosare accuratamente la sostanza. Anche per i consumatori con lunga esperienza di uso di oppioidi, il margine tra una dose “efficace” e una dose letale è talmente ristretto che qualsiasi errore di calcolo può risultare fatale. Questa caratteristica li distingue anche da altre droghe sintetiche precedentemente diffuse.
Il primo decesso documentato in Italia
La morte di un operaio di 28 anni a Brunico rappresenta un momento critico nella storia della diffusione delle droghe sintetiche sul territorio italiano. L’evento ha imposto l’attenzione delle autorità investigative su una sostanza fino ad allora poco conosciuta al grande pubblico, rivelando l’esistenza di una rete di traffico ben strutturata.
La morte durante il turno notturno in fabbrica
Durante la notte del turno lavorativo in una fabbrica della provincia di Bolzano, l’operaio si è accasciato improvvisamente nel bagno dello stabilimento. Non erano presenti segni di violenza, né indizi di incidente lavorativo, né malattie preesistenti documentate. La morte inizialmente è stata classificata come “sospetta” dalle autorità locali, portando ad una investigazione approfondita. Solo successivamente, grazie alle indagini coordinata dal procuratore capo Axel Bisignano, è stata stabilita la correlazione diretta tra il consumo di nitazeni e il decesso, confermando la prima morte da overdose di questa sostanza nel territorio italiano.
Le indagini e l’arresto del fornitore
Le investigazioni condotte dai carabinieri hanno permesso di documentare una catena di distribuzione della droga attraverso canali digitali sofisticati. Un uomo di 29 anni, residente a Brunico, è stato arrestato il 13 ottobre e accusato formalmente di traffico di stupefacenti e di “morte causata da altro reato” secondo l’articolo 586 del Codice Penale italiano. Le prove raccolte dagli investigatori dimostrano che l’arrestato effettuava acquisti ripetuti di droghe tramite il dark web, utilizzando criptovalute per coprire le tracce delle transazioni internazionali.
La diffusione dei nitazeni in Europa
Il fenomeno dei nitazeni non è isolato al territorio italiano, ma rappresenta una tendenza pan-europea di crescente preoccupazione per le autorità sanitarie e per le forze dell’ordine. Secondo i rapporti dell’Agenzia europea per le droghe e la tossicodipendenza, questa nuova classe di oppioidi sintetici ha causato più di 200 morti in Europa e Nord America a partire dal 2019.
Pericoli per la salute pubblica
Gli oppioidi di nitazeno rappresentano rischi elevatissimi di avvelenamento potenzialmente fatale, specialmente perché la loro potenza estrema significa che anche piccole quantità possono generare molte dosi a livello al dettaglio. L’Agenzia europea per le droghe ha documentato come in 2023 la quantità di polveri di nitazeni rilevate in Europa è triplicata rispetto all’anno precedente, indicando un’accelerazione della diffusione. I soggetti che consumano oppioidi corrono il rischio di trovare queste sostanze mescolate con altre droghe, vendute sotto falsa identità o incorporate in medicamenti contraffatti, spesso senza consapevolezza del reale contenuto.
Medicamenti falsificati contenenti nitazeni
Una delle strategie distributive più insidiose prevede la fabbricazione di medicamenti contraffatti che imitano farmaci soggetti a prescrizione medica legittima, in particolare la ossicodone e, in misura minore, le benzodiazepine. In 2023, almeno 8 paesi europei hanno segnalato sequestri di questi prodotti falsificati. Le autorità europee hanno espresso preoccupazione per il potenziale di propagazione oltre i consumatori di oppioidi ad alto rischio verso popolazioni più ampie prive di tolleranza agli oppioidi, inclusi i giovani, rappresentando un rischio di salute pubblica ancora più grave.
Come circolano i nitazeni
La distribuzione dei nitazeni segue modelli sofisticati che sfruttano le infrastrutture digitali contemporanee, rendendo estremamente difficile il tracciamento e il contrasto da parte delle autorità tradizionali.
La vendita tramite dark web e criptovalute
L’indagine sulla morte di Brunico ha rivelato che il fornitore della droga utilizzava il dark web come piattaforma principale per l’approvvigionamento, acquistando i nitazeni da fornitori internazionali con sede in giurisdizioni difficili da raggiungere legalmente. Le transazioni erano protette mediante l’uso di criptovalute, che rendono le tracce finanziarie quasi impossibili da seguire con i metodi tradizionali. Questo modello di distribuzione rappresenta un’evoluzione rispetto ai canali di traffico convenzionali, richiedendo alle forze dell’ordine competenze specifiche nel campo della investigazione digitale e delle tecnologie blockchain.
I rischi moltiplicati per i consumatori
I consumatori che acquistano sostanze dal mercato clandestino corrono rischi composti dalla mancanza di informazione sulla reale composizione del prodotto, dalla impossibilità di verificare il grado di purezza e dalla ignoranza totale riguardante i possibili adulteranti presenti. Nel caso specifico dei nitazeni, questi rischi si moltiplicano esponenzialmente data l’estrema potenza della sostanza e la impossibilità pratica di dosarla con precisione. Inoltre, poiché i nitazeni possono essere mischiati con altre droghe senza essere percettibili al consumatore, le persone che fanno uso di oppioidi potrebbero trovarsi esposti a questa sostanza pericolosa anche quando credono di stare usando altre droghe.
Avvertimenti e azioni di prevenzione
Le autorità europee e italiane hanno avviato campagne di comunicazione e misure di controllo per arginare la diffusione di questi oppioidi sintetici particolarmente pericolosi.
Gli alert delle autorità europee
Il Sistema di Alerta Rapida dell’Unione Europea ha documentato che i nitazeni sono stati gli unici nuovi oppioidi notificati al sistema nel 2023, evidenziando l’urgenza della minaccia. L’Agenzia europea per le droghe e la tossicodipendenza ha lanciato avvisi specifici ai paesi membri, ricordando che la disponibilità di questi oppioidi sintetici è in continua crescita nel mercato illegale europeo, creando rischi elevati per la popolazione consumatrice. Il procuratore capo di Bolzano ha ribadito pubblicamente: “vogliamo avvertire la popolazione che queste sostanze sono estremamente pericolose”, sottolineando la necessità di consapevolezza collettiva.
Azioni di protezione e controllo
Le regioni europee hanno potenziato i controlli doganali e i sistemi di monitoraggio, in particolare nei confronti dei pacchi sospetti inviati tramite i servizi postali e le aziende di trasporto internazionale, i principali vettori di distribuzione delle droghe sintetiche. Nel caso del Brasile, la Polizia Federale ha addirittura scoperto un laboratorio rudimentale dedicato esclusivamente alla produzione di nitazeni con metodi di sintesi casalinga, dimostrando che la minaccia si sta trasformando da un fenomeno di distribuzione pura a uno di produzione clandestina diffusa. Le autorità italiane hanno segnalato 35 casi di sequestro di nitazeni nella regione dell’Alto Adige nell’ultimo anno, confermando una presenza consolidata sul territorio che richiede interventi coordinati a livello nazionale ed europeo per proteggere la salute pubblica.

